14 novembre 2017

CIRCO KNIE NEL CANTON TICINO (mar 14.11.2017): Intervista con Michael Ferreri

Michael Ferreri, 21 anni, è un giocoliere e artista circense spagnolo discendente da famiglie di tradizione circense: rappresenta la quarta generazione della Fam. Ferreri, mentre la quinta dalla parte di sua madre, Fam. Bügler. Suo padre è acrobata, in particolare al filo, mentre la dinastia della madre è principalmente legata all’addestramento di animali, in particolare tigri, elefanti ed esotici.

Conosciamo meglio Michael in un’intervista che ci ha concesso tra le carovane del circo Knie a Lucerna.
Ciao Michael, raccontaci la tua storia e la tua vita...
Nasco in una famiglia circense e sono venuto al mondo negli USA, mentre mio padre lavorava presso il “Circus Circus”. All’età di 2 anni siamo tornati in Europa, girando diverse nazioni e circhi in base agli ingaggi di mio papà. Non ho iniziato a fare il giocoliere fin da piccolo, bensì ho iniziato provando i primi numeri al filo e alle verticali, ma non mi piaceva.

Quando hai deciso di diventare giocoliere e perché?
All’età di 12 anni ho iniziato a gionglare e mi è piaciuto molto fin da subito: da lì diciamo che è partito l’allenamento e la mia carriera. Il vero e proprio debutto l’ho fatto presso il circo Merano in Norvegia, dove mio padre si esibiva quell’anno. Il direttore del circo sapeva che mi stavo allenando come giocoliere e mi ha concesso di lavorare durante lo show all’ultimo spettacolo della tournée 2008. Il mio numero piacque e fu così che firmai il mio primo contratto: nella stagione 2010 tornammo infatti da Merano (NO): io come giocoliere e mio padre con il numero al filo.

Questa fu il tuo primo contratto, ma poi ne seguirono molti altri anche importanti…
Sì, per stilare una lista posso dire di aver lavorato in Svizzera al circo Royal (2011), due stagioni negli USA con il circo Vargas (2012-2013), nuovamente in Svizzera con il circo Nock (2014), in Danimarca con il circo Arena (2015), in Norvegia con il circo Arnardo (2016) e quest’anno qui al circo nazionale svizzero Knie.
Michael Ferreri sulla cima del Pilatus, Lucerna (CH)

Torniamo a parlare della tua specialità: la giocoleria.
Quanto allenamento necessiti?
Attualmente mi alleno circa 2-3 ore al giorno per mantenere il numero come lo presento oggi. In precedenza, quando ancora stavo imparando e affinando la tecnica, arrivavo a 4 ore al giorno, perché mentre impari ci vuole ovviamente più tempo. In più calcolo circa 30-60 minuti al giorno se voglio aggiungere qualche nuovo passaggio o qualche novità da inserire nel numero.

Quanto tempo hai speso per preparare il
numero che vediamo oggi da Knie?
In passato il mio show era diverso da oggi, mancavano in particolare tanti passaggi che volevo imparare ed aggiungere. In America ho avuto due anni per specializzarmi ed affinare la tecnica: in quel periodo ho creato questo numero, più o meno come oggi, anche se da quando sono tornato in Europa ogni 6 mesi ho sempre cambiato qualcosina, aggiungendo o togliendo alcuni passaggi. C’è sempre qualcosa che si può migliorare, sta a te capirlo.

Lo capisci solo tu oppure il pubblico ti aiuta?
Io penso che noi lavoriamo per il pubblico, dunque ci vuole massimo impegno e bisogna assolutamente ascoltare le impressioni della gente. È possibile che ogni tanto modifico qualcosa per capire se al pubblico piace di più o di meno e decidere dunque se tenere la novità o scartarla. Poi è anche vero che in ogni paese è diverso, qui in Svizzera addirittura da città a città. Ti faccio un esempio: a Zurigo presentavo i miei esercizi in un modo, in altre città come Basilea il pubblico era più difficile e ho dovuto modificare alcuni particolari del mio numero, renderlo leggermente più veloce per avere la stessa attenzione che nelle altre città.

Complimenti perché alla tua giovane età sei già molto bravo e puoi vantare diversi ingaggi presso grandi e rinomati circhi, proprio come Knie. La stagione attuale in Svizzera sta andando bene?
Da parte mia grazie a Dio sta andando tutto molto bene. Da Knie devi sempre dare il massimo perché il pubblico si aspetta i migliori artisti in circolazione e uno spettacolo di alto livello, per cui devi sempre essere al 100%. Se gli spettatori vedono qualcosa che non va, perché non abbastanza bello o di alto livello, rischia tutto il circo di perdere consensi e questa è una responsabilità che ti senti addosso ogni volta che entri in pista.

Una grande responsabilità ma anche emozione immagino, stiamo parlando di uno dei più importanti circhi al mondo…
All’inizio della stagione a Rapperswil, al primo spettacolo, avevo molta pressione addosso e un grande rispetto per questa pista, anche perché è il sogno di ogni artista lavorare al circo Knie. Piano piano ti abitui, ma la tensione è sempre presente perché non puoi solo pensare “entro in pista, faccio il mio numero e me ne vado”, ma sei consapevole che dovrai dare tutto te stesso ad ogni show.
Se non fossi diventato giocoliere, cosa avresti fatto?
Questa è una bella domanda: sinceramente mi sarebbe piaciuto il filo, come mio padre, però oltre ad essere un numero rischioso non è un numero con cui puoi andare dappertutto. Ci sono luoghi in cui non puoi lavorare per problemi logistici, e dunque devi pensare anche cosa è meglio per te e per la tua carriera. La giocoleria è una disciplina che mi piace molto e inoltre puoi essere sempre dappertutto in quanto l’attrezzatura è “piccola” e facile da portare in giro.

Hai ancora qualche sogno nel cassetto per la tua carriera?
Non saprei quali sogni potrei avere, sono stati esauditi tutti: lavorare almeno una volta da Knie, partecipare al Festival di Monte-Carlo (dove Michael sarà in pista nel 2018) e ai circhi di Natale di Stuttgart e Amsterdam Carré, dove mi esibirò rispettivamente nel 2018 e 2019.

Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole diventare giocoliere?
Provare, provare e provare! Oltre a ciò è importante anche creare un tuo stile: di giocolieri in giro ce ne sono tantissimi, per cui se vuoi emergere devi portare qualche nuova idea. Come mi ha sempre detto mio padre “non è importante cosa fai, ma come lo fai” e questo devi capirlo tu, ciò che fa meglio al caso tuo. Io mi sono sempre messo un obbiettivo e, con tanto lavoro e costanza, finora li ho raggiunti.
Michael Ferreri è anche detentore di diversi Guinness World Record, l’ultimo raggiunto in Svizzera durante la permanenza del Circo Knie a Losanna: ha gionglato con 6 palline per 352 volte in un minuto, divenendo il più veloce al mondo! Sul libro del Guinness World Record 2018 compare il suo nome grazie ad un altro record ottenuto nel 2016, presso il Festival du Cirque de Namur (Belgio): è riuscito a gionglare con 5 palline per ben 388 volte in un minuto.

Il prossimo inverno lo vedremo in pista presso l’Offenburger Weihnachtscircus, mentre in gennaio si esibirà al 42° Festival del Circo di Monte-Carlo. A febbraio sarà presente nel secondo programma invernale del Circus Krone-Bau di Monaco di Baviera (D) per poi partire in tournée, da marzo a novembre 2018, negli Stati Uniti con il Circus Vargas, dove lavorerà anche suo fratello Steven con un numero al filo.


Un ringraziamento a Michael per la disponibilità e un augurio per il proseguimento della sua grande carriera!