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2° SALIERI CIRCUS AWARD (I): Il primo spettacolo di selezione

Giovedì 22 ottobre ha preso inizio a Legnago la seconda edizione del Salieri Circus Award, l’unico a fondere la musica classica alle arti circensi. La sfida è stata lanciata l'anno scorso dalla Famiglia Giarola, senza ombra di dubbio una cosa molto sfidante, che però alla fine della prima edizione 2021 avevo trovato larghi consensi sia del pubblico, sia dei tecnici del settore. Forti dell’esperienza 2021, Luciano, Antonio e Letizia Giarola si sono lanciati - assieme al loro staff - nell’organizzazione della seconda edizione che ha visto ulteriormente rafforzarsi la parte artistica e organizzativa.
Alcune caratteristiche della precedente edizione sono state confermate, ad esempio lo svolgimento nel Teatro Salieri di Legnago (che quest’anno può essere utilizzato a capienza piena) e lo svolgimento degli spettacoli di selezione senza intervallo, con la durata di circa due ore. La novità indiscutibilmente più forte di questa edizione è la musica dal vivo, eseguita dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal maestro Diego Basso, composta di 36 elementi che come nella tradizione dei teatri dell’opera è situata nel "golfo mistico" sotto il palco.
Diego Basso è certamente tra i direttori d'orchestra più eclettici, con ampie vedute che spaziano dall’opera classica alla sinfonica, dal pop al rock. Ha collaborato con tutti i principali cantanti italiani (Dalla e Morandi, tanto per citarne alcuni) e dal 2014 collabora con il gruppo Il Volo. Questo tentativo di eliminare le barriere "classiche" ha senza dubbio favorito la possibilità di coniugare la musica con l’arte circense. “Nelle scelte musicali di questa edizione - ha dichiarato recentemente il maestro Basso - abbiamo inserito generazioni di musicisti diversi tra loro, con brani che toccano le corde emotive. Non manca l’omaggio a Salieri, così come a Vivaldi, ma anche alle colonne sonore di Ennio Morricone, ed è proprio vero che il programma della prima serata di selezione ha generato belle emozioni unendo le abilità artistiche, le musiche dal vivo di autori recenti, nonché una scenografia di grande effetto composta da uno schermo led sul quale vengo proiettate immagini che enfatizzano l’atmosfera, rendendola unica!
Così come era successo nella prima edizione, anche quest'anno il festival si apre con un omaggio ad Antonio Salieri (nato a Legnago nel 1750). Sulle musiche di due opere scritte fra il 1780 e 1790 si esibiscono due ballerini provenienti dalla Arena di Verona, assieme ai giovani acrobati della scuola di ginnastica "Airone di Mantova", con alcune ballerine di Legnago. L’organizzazione Giarola è stata quest’anno ancor più attiva dell’anno scorso nel coinvolgere la popolazione locale: oltre ad una mostra fotografica disseminata in tutte le vetrine della cittadina veneta, sono stati coinvolti molti giovani nello staff organizzativo (alcuni nell’ambito dello scambio scuola-lavoro) e in parte anche in quello artistico.
Chia Cheng Sung è il primo artista in selezione, arriva da Taiwan e la sua specialità è il Diablo. Sulle note di una Celebre aria di Vivaldi, presenta la sua abilità nel gionglare anche con tre oggetti, spesso luminosi, cerando una bella suggestione. La sua esibizione vede molte prese originali e interessanti.
Non è la classica versione dei tessuti aerei quella che presenta l’italo-bulgara Katlin Quadrelli Vassileva. In questo caso si tratta di stoffe chiuse che permettono evoluzioni diverse dei classici tessuti. Questa giovane artista di 19 anni arriva dall’Accademia d’Arte Circense di Verona, ma ha potuto anche contare sull’esperienza e professionalità della madre Miglena, nota istruttrice di ginnastica artistica. 
Tra le varie specialità della giocoleria quella con gli anelli non è fra le più diffuse, ma l’ucraina Inna Yeremenco, laureata all’Accademia di Circo e Arti del Varietà di Kiev, ne utilizza di diverse dimensioni. Elegante e sinuosa, lavora veloce, con classe e perfezione dando un’interpretazione originale e moderna.
A Pedros Santos è affidata la parte comica del primo spettacolo di selezione. Se Grock, indiscutibilmente il più famoso clown della storia del circo, suonava 14 strumenti, il portoghese Santos ha focalizzato la sua specialità sul sassofono, strumento sul quale si è diplomato con il massimo dei voti alla Scuola Superiore di Musica di Porto. Al suo virtuosismo al sax ha unito una vis comica che, però, forse anche a causa di una sola entrata, ha faticato a fare breccia nel pubblico come probabilmente meritava. La seconda edizione del Festival vede di nuovo anche la presenza di Jean Pierre Bianco - in arte “Pass Pass”, che intrattiene il pubblico nel preshow.
Sono sette giovani artisti provenienti dal Marocco e dalla Spagna gli "Acrobarcelona", che si esibiscono in piramidi umane e in salti a terra tipiche delle formazioni del paese medio orientale. Hanno costumi moderni da Streetperformer e sulle note della "Forza del destino" di Giuseppe Verdi danno un ritmo completamente nuovo alla performance.
L’argentino Agustin Viglione ci trasporta nel mondo incantato delle bolle di sapone. Ne fa di tutti tipi: piccole, grandi di varie dimensioni, infilati una dentro l’altra come in un gioco di scatole cinesi. A una capacità scenica molto buona unisce una performance originale diversa da quelle tipiche che si possono vedere in molti circhi. Certamente la colonna sonora di Ennio Morricone tratta dal film "Nuovo Cinema Paradiso" valorizza ulteriormente questa esibizione.
È certamente uno dei numeri più emozionanti ed affascinanti del primo spettacolo di selezione: il "Duo Emyo" al trapezio. Una tenera storia d’amore che riesce a sprigionare energia, passione ed emozioni. Un quadro intenso e profondo, unito ad alcune prese tecnicamente valide.
La performance del francese Arthur Cadre è difficile da inquadrare nei canoni classici delle esibizioni circensi. Questo artista francese è poliedrico, spazia dalla danza a movimenti tipici degli Streetperformer, fino al contorsionismo. Un mix molto originale
Il pubblico svizzero aveva avuto la possibilità di ammirare qualche anno fa Kelly Huesca in uno degli spettacoli natalizi che si svolgono a Zurigo. Allora era alle prese con la “Sand art” (disegni con la sabbia) e aveva incantato con la magia dei suoi disegni. A Legnago invece si presenta come giocoliere in bouncing. Indubbiamente elegante, seducente e conosce la grafia di grande effetto con giochi di fontane danzanti, sulla musica di Gioacchino Rossini che riesce a differenziare il suo numero.
Il vietnamita Quoc Huy si presenta alla ruota Cyr, ma questa volta con una variante: anziché essere la tipica grande ruota che vediamo spesso in programmi di circo, ha aggiunto su un lato un altro asse creando una struttura simile a un grande cappello, ciò che gli permette evoluzioni sia in orizzontatale che in verticale. È una delle promesse del circo di Saigon e potrebbe ambire qualche riconoscimento importante in questa seconda edizione del Salieri Circus Award per l’originalità della esibizione.
Nicol Nicols non è certamente un artista sconosciuto. Lo si è sempre visto nella versione “spagnola” della sua esibizione, ma a Legnago invece ha cambiato completamente il numero: sulle arie delle famose opere "La Traviata" e "Rigoletto" si presenta in frac e porta in scena una delle esibizioni senz’altro meglio riuscite nel connubio  "circo-musica classica". Tecnicamente impeccabile, il salto mortale sia in avanti che indietro ne fanno uno degli artisti più interessanti del momento.
L’artista Svizzera Silke Pan è l’ospite fuori concorso della seconda edizione. Nata a Bonn, frequenta la Scuola di circo a Berlino e lavora come trapezista e contorsionista, fino a quando nel settembre del 2007 durante le prove per un nuovo numero rimane vittima di un incidente, che la rende paraplegica. Dopo sette mesi di ospedale “sfidare l’impossibile” diventa il suo motto, tanto che inizia dedicarsi compassione alla disciplina della para-triathlon. Con la sua handbike nel 2016 conquista la vetta di 13 passi svizzeri e, successivamente, esegue il Raid dei Pirenei compiendo 800 km in 10 giorni (raggiungendo 26 vette). Nel 2019 un’altra grande sfida vinta: attraversa a nuoto 26 laghi della confederazione elvetica...la parola impossibile non fa parte del suo vocabolario. Antonio Giarola ha messo in scena un numero di verticali con l’accompagnamento del ballerino dell’Arena di Verona Luca Condello. Occorre riconoscere che la messa in scena non cade mai nel pietismo, in cui poteva essere facile scivolare, ma anzi la figura del ballerino classico in qualità di partner ne fa un’esibizione molto dolce e poetica. Un momento molto suggestivo a conclusione delle prime due ore di selezione.
Il teatro gremito sia platea che in galleria ha attribuito molti applausi a tutti gli artisti nel finale. Bellissimo poter segnalare anche la presenza di molte autorità di Legnago e dei comuni limitrofi, segno tangibile di come una manifestazione circense abbia trovato l’appoggio, non sempre scontato, da parte delle Amministrazioni.
Un grande ringraziamento all'amico Massimo per foto e testi.
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