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2° SALIERI CIRCUS AWARD (I): Il secondo spettacolo di selezione

Anche lo spettacolo B della seconda edizione del Salieri Circus Award, in scena venerdì 23 settembre 2022, ha avuto il preshow di "Pass Pass", il "mimo-disturbatore" mentre il pubblico in sala si accomandava ai propri posti. È solo un breve assaggio della sua arte in quanto, quest’artista ha un proprio spettacolo teatrale che per tanti anni era in programma a Gardaland. Successivamente, come per lo spettacolo di selezione A, è andata in scena l’overture in omaggio a Salieri, con sullo sfondo la reggia viennese come rimando alla storia del musicista che, nato a Legnago ha poi trascorso parte della sua vita nella capitale austriaca.
Gli applausi per il corpo di ballo sono proseguiti anche per quello che, in gergo circense, si definirebbe Monsieur Loyal, ma che nel contesto di questo Festival è chiamato il "Gran cerimoniere", ovvero il Principe Maurice. Un artista elegante, talentuoso e bizzarro, discendente da una famiglia aristocratica: difficile incasellare questo personaggio che è un attore, un cantante e un performer a tutto tondo che da molti anni è il volto ufficiale di Giacomo Casanova al carnevale di Venezia.
Spetta all’italiana Yasmin Dell’acqua il compito di aprire ufficialmente la gara con la sua bella performance di antipodismo. Proviene da una famiglia di circensi da generazioni: con i piedi può far roteare veramente tutto, dai cilindri ai palloni (fino a sei), dai dentali ai tappeti, dalle sedie ai tavolini. Yasmin, bella ed elegante, non è alla sua prima competizione, tanto che quattro anni fa ha ricevuto il Clown d'Argento alla New Generation di Montecarlo.
Hector Carozzo e Lucia Fernandez, entrambi argentini, formano il Duo Resiliencia. I due artisti hanno avuto una formazione indipendente in diverse scuole di circo in Argentina, Messico e Cuba. In seguito si sono incrociati con la creazione di un bel numero alle cinghie, in cui volteggiano abbracciati quasi fossero un solo corpo. Si tratta di una storia d’amore che cresce di intensità e culmina con una doppia sospensione per i capelli, il che rende questa esibizione diversa dalle altre.
Sarangua arriva dalla Mongolia, nazione dove le arti circensi sono da sempre tenute in considerazione anche in virtù di scuole rigorose dalle quali emergono artisti di livello, come si è potuto vedere in molte programmazioni circensi e festival.
I quattro mimi ucraini del gruppo "Dekru" si presentano un paio di volte nel corso del programma: vengono considerati gli eredi di Marcel Marceau, che con il solo uso del loro corpo disegnano mondi immaginari. Nel primo quadro si ispirano molto al mondo della natura e degli uccelli, mentre nel secondo al mare, agli oceani e agli animali marini. Da diversi anni portano in giro per i teatri di tutto il mondo uno spettacolo tutto loro (anime leggere), dal quale sono estrapolati i due quadri in concorso che hanno un approccio poetico e sognante, ma anche ironico.
Il tedesco Martin Mall si presenta in frac e suona il violoncello, assieme ad alcuni musicisti della grande orchestra sinfonica diretta dal maestro Diego Basso, che accompagna con musica dal vivo tutti i numeri in concorso. Quando sull’archetto appare come per magia una pallina, ecco che il musicista si trasforma in provetto giocoliere...così, dopo la prima pallina, eccone ancora altre di diverse dimensioni. Un numero davvero originale.
Alexandra è un'artista tedesca ma proviene da una celebre famiglia di artisti circensi russi (Tikhonovic). Da una bambina si è dedicata alla ginnastica ritmica diventando, a soli 10 anni, una delle più brillanti componenti della nazionale tedesca, di cui ha fatto parte per molto tempo vincendo campionati europei e mondiali. Nel 2021 ha deciso di dedicarsi all’arte circense come tradizione di famiglia, dando vita a un numero di hula-hoop presentato in chiave acrobatica e danzata. Le musiche della "Danza macabra", unite alle abilità artistiche, ne fanno un ottimo connubio, probabilmente uno dei più riusciti tra quelli presenti in questa edizione.
Kimberly Zavatta è impegnata invece alle cinghie aeree sulle note della “Carmen” di Bizet. La performance presenta tutti i trucchi tipici di questa specialità ed è impreziosita da una bella scenografia e dall’accompagnamento dal vivo di una soprano. Kimberly viene presentata "dall’Italia", ma in verità è nata e cresciuta in Spagna, dove si è formata e ha debuttato nel circo di famiglia (Smile). È impossibile però non considerarla italiana visto che nasce da due grandi famiglie di circo che nella penisola hanno operato per tantissimi anni: Zavatta e Bogino. Si è specializzata all’Accademia del circo di Verona inizialmente in un numero di pattinaggio artistico assieme al fratello e, successivamente, ha intrapreso la carriera da solista con il numero in concorso che fa emergere forza ed eleganza allo stesso tempo.
Sheger Contortion Queens si sono formate artisticamente alla Scuola del Circo di Addis Abeba, per poi calcare i più famosi palcoscenici italiani in un crescendo di successi. Per Salieri presentano una coreografia dove alla loro raffinata tecnica uniscono intrecci complicati e difficili, dando vita a figure originali. Se in alcuni concorsi i numeri provenienti da questo paese africano sono sembrato ancora un po’ acerbi (o necessari di perfezionamento), in questo caso ci troviamo di fronte a una performance di livello. Senza ombra di dubbio potrebbe ambire a un premio importante nel concorso veronese.
"Pas de deux Straps" è formata da una coppia Argentina-Americana: nel loro numero alle cinghie aeree sembrano danzare. Si tratta di una performance sensuale, tenera e romantica, ma al tempo stesso anche spericolata. I due acrobati presentano incroci e prese di effetto sul numeroso pubblico in sala, tanto da ricevere numerosi applausi in segno di riconoscimento. A differenza di altri artisti impegnati nella stessa specialità, in questo caso il ruolo del porteur vede alternarsi sia l’uomo che la partner femminile.
È italiano anche il ventriloquo Andrea Fratellini.
La storia di Silke Pan, dalla caduta al trapezio fino alla rinascita in un’altra specialità circense, è segno di una grande forza di volontà ed è questo il grande messaggio, positivo e umano, che chiude anche lo spettacolo B della seconda edizione del Festival.
Applausi molto calorosi hanno salutato bel finale con tutti i partecipanti, e la standing ovation è davvero meritata!
Un grandissimo ringraziamento all'amico Massimo per foto e testi!
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