Dopo nove Reportage e video presentati riguardanti quasi tutte le discipline circensi, ecco che concludiamo oggi questa serie estiva con un Reportage dedicato alla storia del Circo! Vi ricordiamo che potete visualizzare un riassunto dei Reportage e dei video presentati, con i relativi link, nella pagina intitolata "Le discipline circensi" che trovate
al seguente link:
Circo Massimo Roma - Italia
Antica Roma
Per trovare le origini del Circo dobbiamo tornare indietro fino all'antica Roma, dove i primi Circhi non erano come quelli da noi conosciuti oggi, ma simili al Circo Massimo che possiamo ammirare ancora oggi a Roma. Il Circo dei tempi non era infatti rotondo o sotto un tendone, bensì all'aperto e costituito da due rettilinei separati nel mezzo da una balaustra e raccordati da due curve a 180 gradi (come vedete nella foto qui sopra). In questi Circhi di un tempo si esibivano principalmente corse di cavalli, spettacoli equestri, ricostruzioni di battaglie, animali ammaestrati, giocolieri e acrobati.
Philip Astley
Il Circo che conosciamo oggi però è stato inventato qualche anno più tardi dall'inglese Philip Astley (1742-1814) durante la seconda metà del 18° secolo. Nel 1768 Astley, che era un ex sergente della cavalleria, si stabilì a Londra aprendo un maneggio vicino al Westminster Bridge dove al mattino insegnava e al pomeriggio si esibiva nelle sue gesta equestri. Nella sua struttura aveva creato un cerchio ("circle" in inglese, poi diventato "circus"), più conosciuto in seguito come "ring" o "pista" in italiano.
Il Circo è nato
Nel 1770 Astley raggiunse un notevole successo e una buona fama come insegnante. Decise così di assumere altri artisti, che fino ad allora si esibivano in teatri o come artisti di strada. Arrivarono quindi funamboli, acrobati, giocolieri e una figura in "prestito" dal teatro elisabettiano: il Clown! Astley in seguito decise di spostarsi da Londra e nel 1782 aprì a Parigi il primo Circo: l'Amphithéâtre Anglois. Nello stesso anno Charles Huges, un ex membro della compagnia di Astley, aprì un altro Circo a Londra: il Royal Circus and Equestrian Philharmonic Academy. Da lì, pian piano, cominciarono a spuntare in tutto il mondo dei Circhi, creati con strutture temporanee in legno. Ogni grande città che si rispetti vantava almeno un Circo stabile che poteva competere con i teatri più sgargianti. In Europa i Circhi stabili sembravano la scelta migliore, ma negli Stati Uniti si prese un'altra "strada", quella dei tendoni itineranti e degli imprenditori, ovvero gente ricca che amministrava i Circhi. Ne è l'esempio il primo imprenditore circense: Joshuah Purdy Brown.
L'arena-anfiteatro di Astley (1777)
Il Circo negli Stati Uniti
Nel nostro racconto incontriamo anche un commerciante americano di bestiame, chiamato Hacalia Bailey. Hacalia aveva acquistato un giovane elefante africano che portò in giro per tutto il paese riscuotendo grande successo. Presto l'aggiunta di altri animali, in particolare esotici, hanno visto il crearsi di un serraglio viaggiante. Nel 1871 l'impresario Phineas Taylor Barnum ha lanciato negli USA il "P.T. Barnum's Museum, uno zoo e Circo la cui parte "museo" era una mostra di stranezze umane e animali, entrate ben presto nello stile circense americano. Nel 1872 il Circo cominciò a viaggiare su treno e, a causa della sempre maggiore grandezza della tenda, quest'ultima ostacolava la vista a gran parte del pubblico. Furono quindi aggiunti dapprima una seconda pista, poi una terza, fino ad arrivare addirittura a sette piste. Il Circo, in America e in quegli anni, era diventato la forma di intrattenimento più popolare.
Circo in giro per il mondo
Il Circo, come sappiamo bene, è un'arte visiva e quindi senza barriere linguistiche, per questo motivo è molto facile spostarsi in vari paesi ed emigrare senza difficoltà . Molte compagnie circensi, soprattutto europee, hanno intrapreso, tra il 1800 e il 1900, tournée internazionali. Uno tra i più famosi è l'equestre italiano Giuseppe Chiarini che nel 1853 lasciò l'Europa per stabilizzarsi a Cuba, creando un Circo a L'Avana. Emigrò poi negli Stati Uniti e in seguito in Giappone. Infine tornò in America, Messico, Argentina per rientrare in Europa nel 1869.
Anche l'equestre francese Louis Soullier, gestore del Circo al Prater di Vienna, andò a visitare dapprima i Balcani, in seguito la Turchia ed infine in Cina dove introdusse questa arte quasi sconosciuta fino ad allora. A causa dei continui spostamenti delle genti molti cognomi italiani o tedeschi si associarono alla Russia e così via. Ricordiamo che la prima dinastia circense francese fu istituita proprio da un italiano, tale Antonio Franconi.
James Anthony Bailey, proprietario del Cooper & Bailey Circus, intraprese una partnership con Barnum nel 1881 (creando il "Barnum & Bailey") e, dopo la morte di quest'ultimo, Bailey decise di portare il "Greatest Show on Earth" ("Più grande spettacolo nel mondo") in Europa dal 1897 al 1902. Gli europei, in particolare i proprietari di Circo, furono colpiti da questo strepitoso Circo a tre piste che si spostava di notte sui treni presentando spettacoli, con uno zoo e una mostra al seguito. Da qui nacquero anche in Europa i Circhi sotto tendone con serraglio. Questo "nuovo" tipo di Circo, importato come detto dagli Stati Uniti, raggiunse l'apice in Europa fra le due guerre mondiali, in particolare in Germania dove dominavano la scena i complessi Krone, Sarassani e Hagenbeck. Tuttavia nelle grandi città anche questi Circhi mantennero i propri edifici fissi: Krone a Monaco di Baviera, Sarassani a Dresda e Hagenbeck a Stellingen. Parigi era l'unica città ad avere 4 Circhi fissi.
Quando Bailey tornò negli USA nel 1902 trovo il mercato circense sotto il controllo della concorrenza dei Ringling Brothers. Questi ultimi, dopo la morte di Bailey nel 1906, acquistarono il Barnum & Bailey e nel 1919 fusero i due Circhi, creando così il famoso "Ringling Bros. e Barnum & Bailey", tutt'oggi in tour per la USA con diversi spettacoli.
Negli anni in Europa, in particolare in Germania e Italia, i produttori di tendoni continuavano a migliorare gli Chapiteau anche su richiesta del pubblico molto esigente, abituati ai confortevoli Circhi fissi. Non fu così negli USA, dove i tendoni rimasero praticamente invariati per oltre un secolo.
Manifesto Barnum & Bailey - "Greatest Show on Earth"
tournée Europea (1899)
Evoluzione delle performance circensi
Le modifiche nel Circo non si sono limitate agli aspetti fisici e commerciali, bensì anche nei numeri, che si sono evoluti moltissimo confronto agli inizi di Astley, in particolare alla fine del ventesimo secolo.
Alla nascita i primi numeri circensi derivavano praticamente tutti dall'arte equestre. Due artisti (Dibdin e Hughes) inserirono nello spettacolo anche delle pantomime, ovvero una forma drammaturgica visiva che rievocava, nella maggior parte dei casi, vecchie battaglie o rievocazioni storiche. I numeri erano quindi collegati da un filo conduttore o da azioni mimiche-acrobatiche. Questo modo di fare Circo ebbe successo nel 18° secolo ma si perse nel 19°: una delle ultime pantomime fu eseguita dal Circo Francese Gruss nel 1960.
Anche se nel bel mezzo del diciannovesimo secolo i cavalieri (maschi e femmine) erano ancora le star dello show, gli acrobati iniziarono a prendere sempre più piede. Non sorprende che gli acrobati iniziarono ad andare a cavallo, eseguendo acrobazie su di esso. Ricordiamo John H. Glenroy che nel 1846 fu il primo ad eseguire un salto mortale a cavallo. Meglio di loro c'erano anche i Clown, che inizialmente erano dei pantomimi che sapevano fare di tutto (parlare, cantare, andare a cavallo, destreggiarsi, presentare numeri di animali, eseguire equilibrismo, ecc.). Un esempio lo porta il pagliaccio inglese Little Wheal, che nella prima metà del 19° secolo era in grado di eseguire regolarmente un centinaio di salti mortali consecutivi.
Durante il 17° e 18° secolo i ballerini erano le stelle indiscusse della pista. Negli anni a seguire introdussero una specialità : il volteggio attaccati ad una corda appesa. A questa corde fu poi aggiunta una barra orizzontale: da qui nacque il trapezio! Nel 1859 il ginnasta francese Jules Léotard presentò al Cirque Napoléon di Parigi (oggi il Cirque d'Hiver Bouglione) un atto dal titolo "La Course aux Trapèzes", che consisteva nel saltare da un trapezio all'altro: aveva inventato il trapezio volante!
Anche se i Circhi erano ancora gestiti da famiglie equestri, gli artisti equestri perdevano sempre più la loro supremazia verso gli addestratori di animali. Gli animali esotici ammaestrati apparvero nella storia del Circo sempre di più, anche se i primissimi avevano già fatto irruzione abbastanza presto: nel 1812 i francesi del Cirque Olympique di Parigi presentarono Kioumi, il primo grande elefante addestrato. Da qui nacque la "moda" dell'addestramento di animali feroci o selvaggi, mai visti prima in Europa, sviluppatasi principalmente in Germania tramite gli Hagenbecks, grandi importatori di animali esotici.
La fine del Circo equestre
Dopo la prima guerra mondiale, il tradizionale Circo equestre era solo un ricordo. Le sue leggendarie stelle erano state sostituite da artisti del calibro di Alfredo Codona (trapezio volante), Enrico Castelli (giocoleria), o Clown quali François, Paolo & Albert Fratellini, Charlie Rivel e Grock. La figura del Clown in Europa era rimasta fedele alle radici teatrali, mantenendo un ruolo importante nel Circo. Negli USA, invece, i Clown sono rimasti vittime della grandezza degli Chapiteau e delle tre piste, diventando personaggi senza parola ed eseguendo "semplicemente" gag visive di grandi dimensioni.
La più grande innovazione circense all'inizio del 20° secolo arrivò però dalla Russia. Nel 1919 Lenin nazionalizzò i Circhi russi, facendo scappare così la gran parte dei loro proprietari, nativi dell'Europa occidentale. In Russia si voleva formare un gruppo di artisti russi in modo univoco, il governo istituì quindi, nel 1927, lo "State College of Circus and Variety Arts", meglio nota come la Scuola di Circo di Mosca. Non solo questa scuola ringiovanì il mondo circense russo, ma sviluppò metodi di formazione sul modello ginnasta, originando nuove tecniche che hanno portato all'invenzione di nuovi numeri.
Quando nel 1950 gli artisti del Circo di Mosca hanno iniziato a mostrarsi in occidente con originalità e tecnica stupefacente, si notò subito la differenza tra loro e gli artisti formati dalle famiglie circensi tradizionali.
Scuola di Circo di Mosca - Russia (1974)
Il Circo negli ultimi decenni
Anche se alcuni vecchi artisti circensi hanno resistito al cambiamento, soprattutto i produttori hanno cercato di scuotere e modernizzare gli spettacoli. Degli esempi sono l'introduzione dell'illuminazione (con giochi di luce) e dell'accompagnamento musicale dal vivo con un'orchestra. Nel 1974 Annie Fratellini (erede della famosa dinastia di Clown) e Alexis Gruss Jr. (erede dell'ultima dinastia equestre francese) crearono a Parigi le prime due scuole di Circo occidentali. Alla fine prevalse il nuovo sistema russo.
Quello stesso anno (1974) ad Adelaide (Australia) una compagnia di Clown, acrobati e trapezisti chiamata "Nuovo Circo" cominciarono ed esibirsi e ad attirare l'attenzione. Furono seguiti dal Soapbox Circus, con cui nel 1977, dopo la fusione delle due compagnie, crearono il famoso Circo Oz.
Nel 1975 il Principe Ranieri di Monaco (un grande appassionato di Circo) creò il Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo che attribuiva i Clown d'oro, d'argento e di bronzo ai migliori artisti, premi divenuti ben presto gli Oscar del mondo circense. Fu seguito qualche anno dopo, nel 1977, dal Festival Mondiale del Circo di Domani di Parigi, creato per promuovere un nuova generazione di artisti circensi formati prevalentemente in scuole circensi.
Sul modello Gruss/Fratellini venne creato in America, da Paul Binder e Michael Christensen (che si erano esibiti come giocolieri insieme a Fratellini), la New York School for Circus Arts e l'associato Big Apple Circus che reintrodusse negli Stati Uniti la singola pista.
Nello stesso anno Bernhard Paul e André Heller crearono in Germania il Circo Roncalli, ripristinando lo splendore perduto del Circo tedesco di un tempo.
Nel 1980 a Montréal (Canada) Guy Caron fondò l'Ecole National de Cirque e nel 1984 Guy Laliberté creò l'innovativo Cirque du Soleil, che modificò radicalmente l'immagine del Circo e dello spettacolo (una breve storia sul Cirque du Soleil la potete trovare CLICCANDO QUI!!).
Primo manifesto del Festival del Circo di Monte-Carlo (1974)
Circo contemporaneo
Come ultimo capitolo di questo Reportage parliamo del Circo contemporaneo (chiamato anche "Nuovo Circo" dal francese "Nouveau Cirque"). Il metodo si basa sulle discipline classiche dell'arte circense modificando l'ideologia di "numero" unico presentato in pochi minuti. Tutto lo spettacolo è infatti collegato da un filo conduttore, o meglio, da una storia su basi tematiche, astratte o narrative. Il nuovo Circo fonda le proprie basi sul lavoro teatrale del personaggio, dunque su un uso interpretativo, prevalentemente che sulla sola dimostrazione degli esercizi. Il Cirque du Soleil, di cui abbiamo scritto sopra, è uno dei maggiori "portavoce" nel mondo di questo nuovo modo di fare Circo. Ogni suo spettacolo infatti ha una trama e una storia che segue lo show dall'inizio alla fine.
Nell'ultimo secolo durante i numeri e durante gli spettacoli sono stati aggiunti i giochi di luce, la musica (l'orchestra), ecc. Il Nuovo Circo aggiunge anche delle coreografie fatte da ballerini, danzatori o attori durante l'esecuzione del numero da parte dei protagonisti. Gli stessi artisti protagonisti degli esercizi prendono parte alla storia all'inizio e/o alla fine dell'esecuzione, con coreografia e recitazione.
Un'altra novità del Circo contemporaneo è sicuramente il forte trucco sul viso degli artisti che può raccontare la storia, l'emotività e il carattere del personaggio interpretato. Anche il costume esprime questi fattori, ma questo era già noto da molti decenni nel Circo, ammettendo comunque che ha subito notevoli modifiche.
Attenzione!! Circo contemporaneo non per forza significa l'assenza di animali nello spettacolo.
Spettacolo "Nouvelle Experience" del Cirque du Soleil (1994)
Conclusione
Per concludere vogliamo fare una breve ricapitolazione della Storia del Circo. Il Circo è nato fin dall'antica Roma, mentre il Circo conosciuto ai giorni nostri è stato inventato dall'inglese Philip Astley nel 1700, esportato negli Stati Uniti e riportato con un notevole rinnovamento in Europa agli inizi nel 1900. Gli anni d'oro di questa arte sono sicuramente verso la fine del 1800 e l'inizio del 1900. Negli ultimi 100 anni invece il Circo ha subito grandi novità con le scuole di Circo e nuovi metodi di insegnamento e allenamento, con la conseguenza di aver creato nuovi numeri. Anche se ultimamente, colpa anche dei media, della televisione e di internet, questo mondo sta perdendo popolarità , il Circo è un luogo speciale per chiunque e il suo valore è riconosciuto dalla gente anche ai giorni nostri.
W IL CIRCO!
Fonti:
www.circopedia.org
www.wikipedia.org
Prossimo video presentato:
La storia del Circo - mercoledì 3 Settembre 2014
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