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10° FESTIVAL DEL CIRC GIRONA (ES): Le immagini dello spettacolo blu

Un ringraziamento particolare al Festival del Circ di Girona per l'ospitalità e all'amico Massimo per le foto e i testi.
Girona riparte! Così verrebbe da dire impulsivamente entrando nello chapiteau azzurro e blu presso il quale sta per iniziare la prima serata di selezione del 10º Festival del Circo Elefant d’Or. In realtà, pensandoci bene, forse a Girona il circo non si è mai fermato: dal  2018 la kermesse fa di Girona la capitale del circo nel mese di febbraio (in precedenza Genis Matabosch l’avevo organizzato ad Albacete e a Figueres). Era il 18 febbraio del 2020 quando venivano consegnati i premi della nona edizione che avevano visto trionfare le cinghie aeree russe "Closing Eyes” di Ekatetina Zapasnaya & Kostantin Rastegaev (che hanno vinto l’argento a Budapest 2022) e le incredibili evoluzioni al monociclo di Wesley Williams. Pochi giorni dopo tutto sarebbe cambiato. 
Inutile ricordare gli ultimi due dolorosi anni, ma ci teniamo a sottolineare come in questa città catalana, grazie all'opera inarrestabile di Genis Matabosch, il circo ha ripreso il suo ruolo centrale ad ogni minimo spiraglio di normalità.

A dicembre 2020 è stato inaugurato a Besalù (cittadina poco distante da Girona) il "Circusland", ovvero il più grande museo di circo spagnolo e senz’altro uno dei maggiori europei: un intero palazzo dove in 12 stanze distribuite su tre piani sono esposti oltre 600 pezzi fra costumi, manifesti, libri, marionette e plastici (ma la collezione completa custodita negli archivi vanta oltre 50.000 pezzi). Per le festività natalizie Genis non ha rinunciato a presentare il "Gran Circ de Nadal de Girona”, anche se per i problemi legati alla pandemia e alle restrizioni sanitarie ha dovuto rinunciare ad artisti extra europei.

A febbraio 2021, con la pandemia che imperversava, non ha potuto organizzare il 10º anniversario del Festival, ma a giugno intravvede la possibilità di organizzare un "Festival dei Festival" con artisti europei: non è stato l’anniversario del Festival Elefant d’Or, ma è stata un’occasione per mantenere viva l’arte circense. Non contento, ad agosto crea il nuovo evento "Nits de Circ", ovvero uno spettacolo di circo di qualità sotto le stelle con 10 repliche svolte fra Besalù e Roses (altra cittadina poco distante da Girona). Nonostante tutto ciò l’apertura del primo spettacolo di selezione (spettacolo blu) riveste comunque un’emozione particolare.
Per il 10º anniversario torna per la seconda volta il corpo di ballo del Royal Circus di Gia Erazde. Il noto e fantasioso produttore russo ci ha già abituato alla ricchezza e alla sfarzo delle sue messinscene e dei suoi costumi: anche quest’anno a Girona non si smentisce. Il corpo di ballo atterrato nella città spagnola è formato da 16 artisti, mentre i costumi sono imponenti tanto che quando parte la parata i ballerini sono costretti in parte a lasciare la pista per far posto agli artisti in gara.
È una coppia alle cinghie aeree che apre il primo spettacolo di selezione: il Duo Mico. Maxime è canadese e non proviene da una famiglia di circo, ma ha frequentato l’École National de Cirque de Montréal e nel 2018 riesce ad ottenere una sorta dei stage al Cirque du Soleil. Quando la produzione canadese nel 2018 inizia organizzare lo spettacolo "“X - The land of Fantasy", che vuole creare una sorta di incontro fra cultura occidentale a cultura orientale, si pensa proprio a questa specialità per enfatizzare l’incontro e così viene selezionata Huaying Caroline, statunitense ma di origine cinese. Tecnicamente una buona esibizione accompagnata da una bella musica che ha un buon riscontro sul pubblico.
I numeri provenienti dalla Mongolia hanno un ottimo legame con il Festival, tanto da aver partecipato con un gruppo alla bascula sin alla prima edizione del 2012. Anche negli anni successivi non sono mancate esibizioni di contorsioni, di trapezio, di forza o di volteggio sopra le sfere. Quest’anno, a distanza di 10 anni dalla loro prima apparizione, ritorna la Troupe Zola in versione "New generation".

 La loro prima esibizione vede 9 artisti impegnati ai salti alle corde con costumi moderni e una bella musica ritmata che coinvolge il pubblico. Molti passaggi sono sempre effettuati in coppia, ma è il salto in terza colonna il momento qualitativamente più elevato dove mostrano grande sicurezza, tanto da effettuarne cinque.
Provengono da una famiglia circense messicana gli "Hermanos Latino": Raul Alfonso e Genaro Hernandez, benché appena ventenni, hanno già alle spalle molte esibizioni nei principali circhi messicani. Presentano un mano a mano classico che parte subito con una salita sulla scala tenendo l’agile in equilibrio sulla testa, proseguendo con molte figure classiche di questa specialità, compresa la salita e discesa dalla sedia. Da sottolineare alcuni passaggi in verticale, come ad esempio "da orizzontale a verticale" appoggiandosi alla testa del porteur. Il pubblico li ha molto apprezzati tanto da premiarli con una standing ovation.
"Diamond Wings" sono due artiste provenienti da Ucraina e Georgia che si esibiscono al cerchio aereo. Si tratta della terza volta che il Festival presenta un cerchio aereo in coppia: lo presentò infatti nel 2012 e 2019 ma in quelle occasioni le artiste erano americane. L’artista Ucraina (Anya Lapunova) ha lavorato a lungo con il trio bellissimo ed ha costituito di recente questa nuova performance con la georgiana Maria Nijarazde, che in precedenza faceva la ballerina. Non è la prima volta che lavorano in Europa avendo fatto parte di uno spettacolo all'Europa Park, ma è la prima volta che si esibiscono in un circo e soprattutto a grande altezza. Alcune prese sono interessanti, ma fra i vari trucchi spicca certamente quando si sostengono con la sola forza del collo.
Il Festival organizzato da Genis ha presentato nelle varie edizioni i migliori artisti nella dislocazione maschile. Nell’edizione 2022 ha puntato su Nikita "Nik" Gergert, un giovane russo appena ventenne che durante gli studi informatici cercava di mantenersi con piccoli lavori nella danza, nella breakdance e nel parkour. Grazie alla partecipazione ad alcuni spettacoli teatrali e musical viene visto e assunto da una coppia di coreografi russi di successo che lavorano sulla flessibilità del suo corpo, creando la performance in programma nello spettacolo blu. Le figure che esegue sono incredibili, ma insieme alla tecnica vi è una messa in scena di impatto con una musica molto moderna che lo contraddistingue da altre performance simili.
I sette componenti della Troupe Hassak arrivano dal Kazakistan. Già nel 2020 una troupe con la stessa denominazione aveva presentato un originale numero di equilibrio sulla scala che successivamente aveva partecipato a varie kermesse (compreso Budapest nel 2022), nonché tra le principali performance di salto a Natale 2021. Uno dei componenti della troupe aveva avuto in precedenza un’esperienza alla pertica fissa, ma durante il lockdown ha deciso di creare una nuova attrazione: è nata così questa performance alla doppia pertica fissa ambientata in un’atmosfera mista tra Oriente ed Occidente, con alcuni passaggi di impatto come per esempio il salto di un'artista mentre tre componenti scivolano sulla pertica, la salita tenendo un agile in equilibrio sulla fronte o la posizione bandiera reggendo due agili sul proprio corpo.
La comicità è affidata al messicano Peter Campa che nella prima parte del programma effettua un paio di riprese. Non è la prima volta che si esibisce in Europa in quanto ha iniziato sin da giovane facendo parte della "Campa Family" (insieme al papà e allo zio), sin dal 2009 presente nei programmi di alcuni circhi spagnoli oltre ad aver partecipato ad alcune produzioni organizzate da Genis Matabosch. Si tratta però della prima volta che si esibisce da solo: ha un viso simpatico e molto comunicativo con un trucco non troppo accentuato. Le sue riprese, pur rifacendosi alle classiche riprese circensi (ad esempio con gli strumenti musicali) hanno sempre un tocco moderno. Sa trascinare il pubblico dalla sua parte e, anche quando coinvolge gli spettatori lo fa in modo discreto senza essere spavaldo o sfacciato. La ripresa nella quale occorre sollevare dal tavolo un pesante martello è nuova e originale.
Con un'introduzione musicale dei bravi elementi della Paris Circus Orchestra parte la seconda parte dello spettacolo di selezione blu.
Gli Uzbeki della Troupe "Hametov" presentano un numero al filo alto chiamato "Il faraone". La messinscena infatti si ispira all’Egitto e vede gli artisti nelle vesti dei guardiani delle piramidi, del faraone e anche della mummia. Tecnicamente è un'attrazione che, accanto ad alcuni passaggi classici come l'attraversata sul monociclo (eseguito da una donna), o la doppia colonna con l’agile sulla testa del porteur, annovera anche alcune novità. Una di queste è la passeggiata con due artiste ai lati del bilanciere, così come una tripla colonna effettuata da un uomo e due donne. Va sottolineato che per aumentare la difficoltà,  in molti trucchi l’agile si trova in posizione verticale.
Arriva dall’ Ecuador il verticalista Jason Palma, anche lui di origini circensi. Al Festival si presenta con due attrazioni: la prima come solista (nello spettacolo blu), mentre la seconda insieme alla sua famiglia ai giochi icariani (spettacolo rosso). Come molti giovani circensi si è esibito in diverse discipline (volanti, letto elastico, icariani), ma la sua specialità è diventata il verticalismo anche grazie alla sua presenza fisica: unisce infatti l’attività circense a quella di modello. La performance presenta le classiche routine ma si distingue, nel finale, per la verticale su due grandi carte da gioco.
Ilya Ivantsou è il protagonista del quadro "Wave". Di origini Bielorusse, ha prima frequentato la Scuola circense nella città di Orsha e successivamente è riuscito ad essere ammesso alla Scuola di "Crco e Varietà" di Mosca. Qui si è specializzato in giocoleria, ma la caratteristica dell'attrazione deriva da un grande supporto a forma di C che permette di effettuare evoluzioni originali, alternate al gionglaggio classico con i cerchi. Nel 2019, fra i componenti la commissione giudicatrice di fine corso, vi era Gia Eradze che ha voluto il giovane artista nella sua compagnia, impegnandolo in una delle sue quattro produzioni: entrando nella compagine "Eradze" la sua performance ha subito una profonda trasformazione nella messa in scena. Innanzitutto per permettere a tutto il pubblico di ammirare l’effetto del rimbalzo dei cerchi è costruita una pista girevole, mentre ad affiancare l’artista vi sono sei ballerine con costumi luminosi. Il protagonista indossa invece un vestito a giacca pieno di specchi che rende la performance suggestiva e di impatto.
Si intitola "Still loving you" la performance alla rete aerea del "Duo Sukhorukov" appartenente alla compagnia del Nikulin Moscow Circus. La canzone "Caruso", composta da Lucio Dalla durante un suo soggiorno a Sorrento, è sempre stata di grande impatto e anche questa volta accompagna la performance dei due artisti russi rendendola particolarmente emozionante. La colonna sonora, insieme a una buona tecnica quale alcuni passaggi sostenuti solo con la forza dei denti ed alcune prese d’effetto, vengono apprezzate dal pubblico che ricambia con una standing ovation. Questa attrazione ha fatto parte nell’autunno/inverno 2020/21 dello spettacolo che si è svolto al Ccirco Nikulin e, che vedeva fra i protagonisti la Famiglia Togni.
La chiusura del primo spettacolo di selezione è affidata nuovamente a una produzione di Gia Eradze: "Venice Carnival". Si tratta di un numero molto originale che unisce tre discipline circensi: trampolino elastico, giochi icariani e barra russa. Per quanto possa sembrare una novità in realtà già negli anni 80-90 Vladimir Georgievsky l’aveva già presentato. È stato lui che ,cinque anni fa, ha proposto a Rosgoscyrk di ricreare una simile attrazione: un quartetto che vede in Nikolai Grushin il leader. Alcuni mesi dopo il debutto l’attrazione è stata inserita nella compagine del Royal Circus di Gia Eradze, creandogli una nuova atmosfera ispirata al più famoso carnevale al mondo. 

Ai lati del letto elastico vi sono due sedili che permettono di posizionarsi come porteur per i giochi icariani: da qui gli agili partono e arrivano eseguendo vari salti mortali. Nel corso dell'esibizione ai piedi dei porteur vengono fissate due aste che permettono di effettuare rimbalzi con arrivo sulla barra o salti mortali in equilibrio sulla barra stessa. Una bella esibizione!
Il finale vede tutti i protagonisti presentarsi di nuovo in pista: un gran finale con Genis Matabosch soddisfatto per il riscontro del pubblico che con una standing ovation e prolungati applausi saluta uno spettacolo di gran qualità.
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